Il triage dei pazienti inviati alla FASU

Alla Falls & Syncope Unit (FASU) del St. James’s Hospital di Dublino afferiscono ogni anno oltre 5000 pazienti di ogni fascia di età, inviati in consulenza durante il ricovero nei diversi reparti dell’ospedale o come pazienti esterni, su indicazione di specialisti o medici di famiglia. Data la necessità di far fronte ad un così elevato numero di richieste, nella FASU è presente un sistema di “triage”, che consente ad ogni paziente di essere valutato in tempi congrui con la sua situazione clinica e il profilo di rischio.

Il triage viene condotto dai medici della clinica, che valutano quotidianamente le richieste che ricevono dal Pronto Soccorso, dagli specialisti e dai medici di famiglia. Infatti, ogni paziente che accede presso la FASU ha una lettera di presentazione del medico di famiglia o dello specialista che ha richiesto la valutazione, in cui sono illustrati il motivo della visita e le caratteristiche salienti degli episodi. Per i pazienti inviati dal pronto soccorso la FASU riceve la documentazione relativa agli accertamenti svolti e una breve sintesi delle caratteristiche degli episodi. In base a queste informazioni il medico che effettua il triage stabilisce il livello di priorità e l’intervallo temporale entro il quale il paziente deve essere valutato nella Clinica. Il personale amministrativo provvede poi a programmare la valutazione presso la FASU, con le tempistiche indicate dal medico al momento del triage.

Nella maggior parte dei pazienti viene programmata una prima valutazione entro 3 mesi dalla richiesta. Nei pazienti che presentano invece caratteristiche ad alto rischio – per esempio “red flags” suggestive di un’elevata probabilità di sincope cardiaca – la valutazione viene programmata in tempi più brevi, generalmente entro 1 mese.

I pazienti ricoverati per i quali viene chiesta una consulenza da parte della FASU vengono valutati entro 24-48h, in modo da consentirne la dimissione al domicilio il prima possibile, se questa dipende dall’esito della consulenza. Se il paziente invece può essere dimesso e inviato in FASU come paziente esterno, allora verrà programmata una valutazione entro un mese dalla dimissione.

Per evitare liste di attesa eccessivamente lunghe e consentire ad ogni paziente di ricevere la valutazione più appropriata, la FASU si avvale della collaborazione con altri servizi del St. James’s Hospital, quali l’ambulatorio geriatrico o il Day Hospital. Per esempio, nei pazienti inviati dal Pronto Soccorso per cadute di probabile natura accidentale può essere programmata una valutazione presso l’Ambulatorio Geriatrico, dove viene comunque indagata la presenza di ipotensione ortostatica ma vengono anche proposti interventi personalizzati per la prevenzione delle cadute. Il paziente molto anziano e fragile, magari decondizionato e sarcopenico, può invece beneficiare di un percorso presso il Day Hospital, dove è disponibile un servizio di fisioterapia e di riattivazione motoria che può essere utile nella prevenzione di recidive di caduta nonché della suscettibilità ipotensiva.

Da alcuni giorni presso il St. James’s Hospital ha avuto inizio un progetto che vede i medici della FASU e una Nurse Specialist impegnati direttamente in Pronto Soccorso, per fornire una valutazione iniziale pressochè immediata in tutti i pazienti che accedono per sincopi o cadute. Il progetto sta già mostrando risultati incoraggianti in termini di riduzione di accertamenti diagnostici e ricoveri inappropriati. Inoltre, nelle prossime settimane il progetto avrà inevitabili ripercussioni anche sull’attività della FASU, dove si ridurranno drasticamente i pazienti inviati dal Pronto Soccorso per consentire un più ampio accesso ai pazienti esterni.