Il ruolo dell’ingegnere nella FASU Un esempio di multidisciplinarietà

Una delle peculiarità della Falls’ and Syncope Unit (FASU) del St. James’s Hospital di Dublino è sicuramente la multidisciplinarietà e, in modo particolare, la presenza della figura del bioingegnere, che collabora con medici e infermieri nell’attività sia clinica sia di ricerca.

I bioingegneri che collaborano con la FASU fanno parte di un gruppo di professionisti che opera all’interno del Biomedical Engineering Lab, il laboratorio di ingegneria biomedica Mercer’s Institute for Research on Ageing (MIRA), nel quale le competenze del settore ingegneristico vengono applicate in ambito medico, sia nella clinica sia nella ricerca, al servizio del paziente anziano. Infatti, l’attività clinica e di ricerca che si sviluppa nel Biomedical Engineering lab del MISA è finalizzati a migliorare il percorso diagnostico-terapeutico del paziente mediante l’applicazione di nuove tecnologie provenienti dal settore ingegneristico.

Uno dei campi di maggiore interesse per la ricerca dei bioingegneri del MISA è rappresentato dallo studio della marcia, che consiste in un’analisi quantitativa dei parametri della marcia condotta mediante GAITRite in un apposito laboratorio costruito all’interno della FASU. I dati derivanti da questi studi possono trovare un potenziale impiego nella gestione del paziente anziano con cadute, allo scopo di migliorare l’inquadramento diagnostico e la valutazione dei fattori di rischio correlati alla marcia. Inoltre, questi prigetti potrebbero fornire risultati utili anche a scopo terapeutico e riabilitativo, identificando parametri della marcia che potrebbero costituire un target di trattamento e le strategie più adatte a migliorarli.

Nella FASU, il ruolo dell’ingegneria biomedica si sviluppa soprattutto nello studio del sistema neurocardiovascolare. In particolare, i bioingegneri della FASU portano avanti da alcuni anni diversi progetti finalizzati a studiare i pattern di risposta pressoria all’ortostatismo, mediante l’impiego del monitoraggio pressorio continuo battito-battito. Inoltre, il ruolo dei bioingegneri è stato fondamentale per l’introduzione del monitoraggio della saturazione cerebrale mediante NIRS e per lo sviluppo di moltissimi progetti, attualmente in corso, finalizzati a chiarire il possibile ruolo della NIRS nell’iter diagnostico-terapeutico dei pazienti con sincopi e cadute.

Di seguito alcune delle pubblicazioni prodotte negli ultimi anni dai bioingegneri del MISA, alcune delle quali sviluppate nel contesto dello studio TILDA.

  • O’Connell MD, Savva GM, Finucane C, et al. Impairments in Hemodynamic Responses to Orthostasis Associated with Frailty: Results from The Irish Longitudinal Study on Ageing (TILDA). J Am Geriatr Soc. 2018 Aug;66(8):1475-1483.
  • Finucane C, O’Connell MD, Donoghue O, et al. Impaired Orthostatic Blood Pressure Recovery Is Associated with Unexplained and Injurious Falls. J Am Geriatr Soc. 2017 Mar;65(3):474-482.
  • Duggan E, Donoghue O, Kenny RA, Cronin H, Loughman J, Finucane C. Time to Refocus Assessment of Vision in Older Adults? Contrast Sensitivity but Not Visual Acuity Is Associated With Gait in Older Adults. J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 2017 Nov 9;72(12):1663-1668.
  • Finucane C, Colgan MP, O’Dwyer C, Fahy C, Collins O, Boyle G, Kenny RA. The accuracy of anatomical landmarks for locating the carotid sinus. Age Ageing. 2016 Nov;45(6):904-907.
  • Romero-Ortuno R, O’Connell MD, Finucane C, Fan CW, Kenny RA. Higher orthostatic heart rate predicts mortality: The Irish Longitudinal Study on Ageing (TILDA). Aging Clin Exp Res. 2015 Apr;27(2):239-42.

In foto, alcuni medici, una delle Nurse Specialist e il bioingegnere della FASU, in un momento di confronto durante l’attività clinica.